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Mission
Il 29 ottobre 2003, il Consiglio della Regione Lazio approvava, all’unanimità, la legge n. 39 con la quale la Regione (art. 1) “riconosce il ruolo rilevante che l’attività educativa e formativa ricoprono nell’ambito del processo di sviluppo sociale e culturale dell’individuo”; al comma 2 dello stesso articolo “a tal fine la Regione promuove interventi volti a migliorare la qualità dell’offerta formativa nonché a garantire un’equilibrata distribuzione della stessa su tutto il territorio regionale mediante la previsione o il potenziamento di sedi formative, in particolare universitarie, decentrate”.
Il Consorzio deve prevedere nel rispetto degli indirizzi degli Enti locali aderenti, delle direttive e dei piani regionali nonché dei protocolli sottoscritti tra Enti e singoli Istituti rappresentativi degli Enti locali facenti parte del Consorzio, progettare e programmare le seguenti attività, che può gestire direttamente, ovvero mediante convenzioni ed affidamenti sia a soggetti operanti nel campo universitario sia a terzi:
- servizi d’interesse pubblico, mostre, conferenze, corsi di primo livello;
- corsi post-lauream/master;
- corsi di formazione permanente – laboratori tecnici o umanistici;
- servizi di foresteria; istituzione e gestione di biblioteche;
- servizi accessori alle predette attività.
La formazione è diventata negli ultimi anni il fulcro dell’attività del Consorzio, si cita il corso qualificante per Operatori Socio Sanitari erogato negli anni precedenti, assieme alle attività di valorizzazione del territorio, come mostre, convegni o fiere. Vengono organizzati, ormai da parecchi anni, corsi di formazione per l’aggiornamento e la qualificazione continua del personale e degli amministratori dei comuni soci, raggiungendo ottimi risultati con una spesa alquanto contenuta e favorendo con minimi versamenti la partecipazione di Comuni non soci.
Le sedi di prestigio, che in ogni Comune sono state recuperate per essere adibite a centri di formazione, possono oggi essere impiegate al rilancio di tutte quelle iniziative culturali e formative previste dalla Legge regionale nonché dallo Statuto, iniziative che i singoli Comuni, per mancanza di fondi, non possono più garantire.