Tre chitarre a confronto: Battisti, jazz e flamenco. Si è tenuto nella serata di ieri, giovedì 22 agosto in piazza Conti a Poli, il recital chitarristico a cura del Consorzio I Castelli della Sapienza in collaborazione dell’amministrazione comunale. Appuntamento inserito nel ricco programma di appuntamenti per la terza edizione di Note in Comune. La manifestazione ha ricevuto il plauso di un buon pubblico, in una serata fresca sotto il cielo stellato di Poli.
A esibirsi tre maestri: Roberto Fabbri, Fabio Macera (che, insieme a Stefano Raucci, è il direttore artistico della rassegna Note in Comune) e Juan Lorenzo.
Roberto Fabbri è uno dei maggiori esponenti della chitarra classica contemporanea. Alla carriera concertistica ha da sempre affiancato l’attività editoriale con oltre 30 pubblicazioni tradotte in 5 lingue e distribuite in tutto il mondo. Tiene regolarmente concerti e master nei più importanti festival chitarristici e nelle più note sale concertistiche d’Europa, Stati Uniti, Sud America, Russia e Asia. Vanta più di 2.500.000 visualizzazioni sul canale YouTube. Dal 2004 è docente di chitarra classica al Conservatorio statale di musica “Giulio Briccialdi” di Terni.
Fabio Macera ha presentato composizioni originali che spaziano tra i vari stili, dal classico al jazz, dalla bossanova al latin con brani contenuti nel suo ultimo CD “Dentro di me”.
Juan Lorenzo, chitarrista flamenco, si è guadagnato un posto privilegiato nel panorama concertistico europeo. In vent' anni di attività, ha tenuto circa 2000 concerti, collaborando con alcune delle figure più prestigiose del flamenco internazionale. Da sempre particolarmente attento alla didattica flamenca, ha pubblicato numerosi saggi su riviste di settore, libri e metodi sulla chitarra flamenca, oltre a diverse incisioni discografiche tra cd e dvd distribuite in Europa, Stati Uniti e Giappone.
Durante la serata si sono vissuti vari momenti emozionanti. Uno di questi quando i maestre Fabbri e Macera hanno arrangiato la colonna sonora del film “Nuovo cinema Paradiso” di Ennio Morricone.