Adagiato su una collina vulcanica sorge Colonna, il più piccolo dei Castelli Romani. L’estensione del suo territorio e’ indirettamente proporzionale alla fama e all’importanza che ebbe nei secoli.
Il nome del paese pare sia legato al ritrovamento di un’antica colonna, superstite di un insediamento romano, e aggiunge un tocco di mistero e romanticismo alla sua storia. Da questi territori prese il nome la famiglia romana dei Colonna, agli inizi dell’XI secolo, con il capostipite Pietro dei Conti del Tuscolo. Il Palazzo Baronale è uno dei principali monumenti, nella parte più alta della collina. La presenza di un castello ben fortificato nel medioevo testimonia l’importanza strategica di questo luogo e la sua storia intrisa di conflitti e controversie, incluso il conflitto con Papa Bonifacio VIII.
La torre di guardia del XIII secolo, parte del sistema difensivo del castello, è ancora oggi visibile sul colle della Pasolina immersa tra i vigneti di un’altra famiglia che lega la sua storia secolare a quella di questo luogo: Pallavicini.
Le radici di questi luoghi affondano nell’epoca romana (414 a. C.): nella Tavola Peutingeriana (copia del XII-XIII secolo di un’antica carta romana che mostrava le vie militari dell’Impero) ritroviamo la stazione ad Quintanas, sulla Via Labicana, come primo punto di sosta per soldati e viandanti che si fermavano per ristorarsi. Già in quel periodo si segnala la presenza di antiche osterie e una produzione di prelibato vino.
Dal 313 d.C. divenne sede vescovile e il suo periodo di fioritura fu nel Medioevo. Nel XII e XIII secolo la presenza di un castello ben fortificato in posizione elevata e strategica, il cui circuito murario è facilmente distinguibile nell’attuale pianta della città, è documentata sia dalle fonti sia dai numerosi resti archeologici. Del periodo rinascimentale rimangono i resti dell’imponente Palazzo Baronale, situato nella parte più elevata della collina. Successivamente il feudo passò nelle mani di varie famiglie nobiliari, tra cui i Ludovisi e i Rospigliosi Pallavicini. Il principe Nicolò Pallavicini commissionò la Chiesa di San Nicola di Bari, edificata e inaugurata nel 1771. Al suo interno è possibile ammirare, tra le altre cose, gli affreschi di Duilio Cambellotti, un dipinto presumibilmente attribuito a Carlo Maratta e una rara valva di Tridacna Gigas usata come acquasantiera.
La conservazione, ancora oggi, dell’antica osteria della Famiglia Pallavicini è un tocco di autenticità che permette ai visitatori di assaporare non solo il vino prodotto localmente, ma anche di immergersi nella tradizione e nell’ospitalità di questo luogo.
Nel 1849, dopo sette secoli di dominio feudale, Colonna ottenne il titolo di comune libero e successivamente fu eletto il primo sindaco, Ercole Tofanelli (1871-1874) a cui è dedicato un grazioso parco al centro del paese.
Inoltre è noto per la dimora di Giulio Hardouin, Duca di Gallese, padre della duchessa Maria, musa e moglie di Gabriele D’Annunzio, la cui storia d’amore aggiunge un tocco di fascino alla storia di questo luogo, dimostrando come le storie personali possano intrecciarsi con la grande storia di una comunità.
Tra le festività del paese ricordiamo:
Sagra delle Pincinelle – “Settembre Colonnese”, il terzo fine settimana del mese è dedicato – tra musiche, danze, concerti e cabaret –alla tradizionale distribuzione della tipica pasta (le pincinelle).
Sagra delll’Uva Italia – si svolge dal 1960 l’ultima domenica di settembre, per celebrare la pregiata uva, ma anche i kiwi e le pesche. L’Uva Italia nel corso della festa viene distribuita gratuitamente al centro del paese. Molto attesa è anche l’interessante gara di pigiatura tradizionale. Le cantine, aperte, mostrano gli attrezzi tipici della vendemmia ed offrono buon vino e cibo locale. Nell’ambito dei festeggiamenti della Sagra si svolge anche il Trofeo Podistico “Corricolonna” che prevede un percorso di10 kme il toura piedidelle cantine vitivinicole locali denominato “SpassoDivino”.
Colonna è zona di produzione del vino DOC Montecompatri-Colonna e rientra nella strada dei vini dei castelli romani. Custodisce un patrimonio culturale che merita di essere esplorato, offre una suggestiva vista sulle distese di vigneti, sui Castelli Romani e per ultimo un affaccio unico su Roma, la Città Eterna.
Da sottolineare il percorso dedicato alla Street Art di Serrande e Murales d’Autore con opere legate alla storia e alle tradizioni contadine di Colonna e la passeggiata dedicata alle Pietre d’inciampo culturale con targhe dedicate ad artisti nazionali e locali. Di recente è stato inaugurato U Vicolu Nostru, un percorso naturale contornato da opere in dialetto colonnese.
L’itinerario condiviso con il Sindaco di Colonna Fausto Giuliani, con il grande supporto e lavoro dell’Assessore alla Cultura Serena Quaglia e dell’Associazione Un soffio d’arte.